Mentre, una notte, se n’avvava a spasso,
la vecchia Tartaruga fece er passo
più lungo de la gamba e cascò giù
co’ la casa vortata sottinsù.
Un Rospo je strillò: – Scema che sei!
Queste so’ scappatelle
che costeno la pelle…
– Lo so: – rispose lei –
ma, prima de morì vedo le stelle.
la vecchia Tartaruga fece er passo
più lungo de la gamba e cascò giù
co’ la casa vortata sottinsù.
Un Rospo je strillò: – Scema che sei!
Queste so’ scappatelle
che costeno la pelle…
– Lo so: – rispose lei –
ma, prima de morì vedo le stelle.
TRILUSSA
Bella! :)
RispondiEliminaSpesso vale la pena rischiare....Ciaoo.
RispondiEliminaUn grande, Trilussa,scrivendo di bestie parlava agli umani.
RispondiEliminaCiao Stefania,
fulvio.
La saggezza delle favole di Trilussa, abbinata alle tue belle foto. Un saluto
RispondiEliminaCiao Stefy, ammiro molto Trilussa e la sua ironia.
RispondiEliminaNella vita bisogna osare
Molto bella la foto
Buona serata Rachele
Buona domenica
RispondiEliminatrilussa ci offre sempre dei versi semplici ma di grande saggezza
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